CineVirmatica: come ti risolvo i dubbi sul coronavirus!

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CineVIRmatica
La cinematica è la parte della meccanica che studia il moto dei corpi indipendentemente dalle cause che lo provocano o lo modificano.

La CineVIRmatica è un termine da me inventato, che si riferisce allo studio, modellizzato ingegneristicamente secondo una mia invenzione, del movimento del Covid-19, ma che può essere applicato anche ad altre situazioni analoghe, con le modifiche del caso.

Il nuovo termine coniato è composto di due parti: Cinematica (in greco, κίνημα-ματος  “movimento”) e l’interposizione di VIR (in latino, l’uomo, nella sua massima espressione di valore).

Potremmo dire che è la parte evoluta di un’altra parola che non esiste, ma che renderebbe il concetto, la CineHOMOmatica, ove HOMO sta per l’uomo come entità biologica, priva delle connotazioni di valore di VIR.

Ma VIR si riferisce anche al Virus.

Quindi, il termine CineVIRmatica riguarda il Virus, con l’uomo come sfondo, oppure l’uomo, con il virus come sfondo.

La situazione attuale della pandemia da Covid-19 è foriera di catastrofe tanto più grave quanto più prolungata.

L’elemento chiave è la paura del contagio e l’applicazione di misure, ritenute inderogabili, che immobilizzano il cittadino, tenendolo in casa, lo spingono alla paura, alla caccia degli “untori”, promuovono uno stile di vita che è l’opposto dei minimi requisiti indispensabili per mantenersi in salute.

L’odierno andamento ha già prodotto gravi manifestazioni di malattia, fisica, mentale e spirituale, annientando, ulteriormente, l’essere umano e il suo valore.

Non si sa ancora per quanto tempo il blocco totale andrà avanti.

Eppure, non si comprende ancora bene che qualunque misura finanziaria, che dovrebbe giungere in aiuto, è un controsenso, amplificando il paradosso, già preesistente, per cui si frattura il meccanismo armonioso, che dovrebbe essere orientato partendo dall’uomo verso il denaro.

Fare il contrario non può che aggravare la situazione, già spinta al massimo, per cui l’uomo, invece che essere ricollocato al centro della società civile e produttiva, viene recluso al ruolo di succube delle alterne vicende finanziarie, che si muovono, come temporali funesti, molto al di sopra di esso, e delle quali egli non può essere protagonista.

Adesso, si è aggiunta una conduzione della vita quotidiana basata sulla stasi e sulla psicosi collettiva.

Siamo allo sfascio totale.

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Fatte queste brevi premesse, senza soffermarsi sui numerosi retroscena possibili, che affollano le coscienze, ho ritenuto fondamentale porre in essere una manovra di estrema urgenza per tentare di rimettere in attività i cittadini e consentire loro di interagire nuovamente in modo sano, più sano di prima, riuscendo a liberare, scientificamente, il campo, dai blocchi del procedimento logico, che alimentano lo stallo terribile in corso.

Trattasi di un modello sperimentale innovativo, che è volto ad appurare, effettivamente, fuori da suggestioni e incertezze, l’importanza del virus, l’importanza dell’ambiente, l’importanza dell’uomo, che sono le tre variabili fondamentali del discorso generale.

Avere un valore obiettivo dell’importanza di questi tre fattori consente di raggiungere elementi di certezza sui comportamenti da tenere e sul perché.

Vi porto per mano e vi spiego.

Si ritiene che il virus si sposti ed alimenti il fenomeno del contagio, ma non vi sono prove obiettive, in quanto non è stato possibile tracciare questo movimento.

La trasmissione del virus è ipotizzata tramite via aerea, con goccioline di saliva e muco, che possono guadagnare altri ospiti che siano vicini all’ipotetico portatore.

I virus  avrebbero dimensioni fra 20 e 300 nanometri; un nanometro  corrisponde  a 10−9 metri (cioè un miliardesimo di metro, pari ad un milionesimo di millimetro).

Nel corrente mercato globale vi è un numero limitato di microscopi elettronici che si differenziano principalmente rispetto al potere risolutivo e al tipo di camera digitale. L’azienda Fisher Thermo Scientific, avente sede anche in Italia, produce attualmente microscopi elettronici. Ad oggi, l’unico crio-microscopio elettronico ad alta risoluzione operante in Italia si trova presso l’università di Milano, nei laboratori diretti dal Prof. M. Bolognesi e dal Dottor P. Swuec. Tale microscopio ha già permesso la pubblicazione di articoli ad alto impatto scientifico.

Per completezza scientifica, devo citare che vi sono ipotesi alternative, che riterrebbero i virus come delle espressioni particolari dei substrati biochimico-metabolici dei sistemi viventi in difficoltà.

Ma prendiamo per vero che sia trasmissibile il Covid-19.

Utilizziamo comunque il tampone, per tagliare la testa al toro.

Nel frattempo, si parla di una certa persistenza, anche per ore e giorni, del virus nell’ambiente.

Si teme anche che la contaminazione ambientale possa essere un mezzo di contagio, per cui sono imposti i guanti, il lavaggio psiconevrotico delle mani, l’evitamento del contatto con superfici, come maniglie, campanelli, passamano etc.

Un aspetto tanto vistoso, quanto per niente valorizzato, riguarda il mistero, vero e proprio, per cui, persone che vivono in casa, a mutuo contatto,  sono obbligate, fuori casa, a tenere una distanza di sicurezza, protette dal mascherino, e per la mancanza del rispetto di tale obbligo, siccome sono tempi di “vacche grasse”, perdonatemi l’ironia, vanno in contro ad ammende, con ripercussioni sulla fedina penale, aggravii finanziari e stati d’animo gravi, che si aggiungono a tutto il resto.

Bisogna chiarire che i mascherini in uso non impediscono al virus di passare, sia per problemi di porosità lasca dei tessuti, sia per difetti di aderenza al profilo del volto.

Inoltre, data la penuria di mascherini, il costo divenuto esorbitante, la necessità di lavaggio e sterilizzazione, si moltiplicano, a vista d’occhio, dei mascherini improvvisati con tessuti normali.

Ragion per cui, il mascherino è praticamente un patetico rituale, privo di utilità, ma che impone ed alimenta un copione simbolico, alla base del sequestro in casa e della chiusura di quasi tutte le attività.

In questo scenario, alla luce della CineVIRmatica, ho combinato fra di esse le seguenti valutazioni, per aumentare il livello di obiettività delle osservazioni.

1)      Collocamento di uno strumento “respiratore”, prima sterilizzato, che inala l’aria dell’ambiente come se fosse una persona, campionando le particelle aeree su di un dischetto adatto a ritenere anche i virus.

Esempio di campionatore per aria, per esami microbiologici

 

2)      Sottoporre il dischetto ad esami di conferma, secondo le attuali metodiche di amplificazione del genoma virale, come si fa per i tamponi faringei.

3)      Non è necessario attingere materiale direttamente da superfici toccabili, perché, come indicato dalla Microbiologia, l’aria è un fedele testimone di ogni particella presente nell’ambiente (per esempio, pensiamo al virus polio, oppure al virus dell’epatite A, o alle salmonellosi, la cui rintracciabilità è legata al grado di fecalizzazione polverizzata ambientale).

4)      Un ambiente idoneo per il campionamento aereo è quello ai primi tre metri dopo l’ingresso di un supermercato.

5)      Un altro punto indicato è il centro del tavolo da pranzo, quando le persone sono sedute.

6)      Un altro punto è quello ai primi tre metri dopo l’ingresso dei bagni pubblici lungo l’autostrada.

7)      Un altro punto è quello ai primi tre metri oltre l’ingresso in Banca.

8)      Un altro punto è al centro di una piazza deserta (meglio se in presenza di vento).

9)      E’ possibile anche collocare il campionatore al finestrino dell’automobile, mentre il mezzo avanza a 10 Km/ora.

10)  La durata del campionamento è di un (1) minuto.

11)  Un altro campionamento viene effettuato tramite un boccaglio contenente lo stesso dischetto già indicato, mentre il soggetto esaminato respira tranquillamente per tre cicli respiratori completi.

12)  I risultati ottenuti sono convogliati al Centro elaborazione dati, da me presieduto.

13)  Dall’esame dei risultati, si può comprendere il livello di diffusione ambientale del virus, estrapolando le eventuali differenze in casa e fuori casa (dirimente per confermare l’utilità dell’isolamento e l’opportunità delle manovre sanzionatorie, fornendo anche materiale per la difesa di coloro i quali sono stati già sottoposti alle sanzioni e alle ammende).

14)  Il prelievo ambientale fornisce chiare indicazioni sulla effettiva e intrinseca diffusibilità del virus, poiché l’ambiente è la vera “scatola nera” dell’andamento del fenomeno.

15)  Il prelievo tramite respiro dei soggetti fornisce l’obiettiva diffusibilità del virus tramite rapporti di vicinanza (in questo modo si ridimensiona anche il rapporto fra il concetto di portatore sano e portatore che sta incubando la malattia, restituendo il ruolo chiave a tutte le misure naturali che l’immunità appronta, anche in eventuale presenza del virus nelle vie aeree). Infatti, la tecnica del tampone prevede l’introduzione dell’astina nel naso profondo e nel faringe, stando attenti a non contaminare il prelievo tramite contatti non voluti con porzioni più esterne. Ma, l’intervento di numerosi fattori locali già inattiva il virus, che si dovrebbe, per questo motivo, non prelevare tramite contatto, ma tramite la fisiologica attività respiratoria, per evitare di sovradimensionare la risposta positiva degli esami successivi di ricerca del Covid-19. Questo passaggio che ho appena spiegato è fondamentale.

16)  Ulteriori valutazioni possono essere evinte convenientemente in situazioni particolari, da valutare di volta in volta, per contestualizzare meglio il pericolo reale della convivenza, del contatto, del contagio e della eventuale malattia da Covid-19 oppure con Covid-19.

17)  Inoltre, la mancanza del contatto dello stelo del tampone con le superfici mucose esprimerebbe fedelmente la situazione di potenziale contagiosità (a tal proposito, dissento fermamente dalle indicazioni del protocollo per il prelievo, che attinge il muco prima dalle due narici e lo colloca in una provetta, poi attinge il muco dal faringe e lo colloca assieme all’altro tampone nella stessa provetta. Si dimentica che un virus, prelevato nel naso, ha un significato molto meno importante di quello identificato in gola, che, essendo un tratto più profondo, ha un rapporto ben diverso con la presenza del virus, grazie ai concetti di immunità locale, come anche per l’intervento di tutte le sostanze antivirali contenute nel muco e sulla mucosa, che inattivano il virus, tappa alla quale segue, soltanto successivamente, la scomparsa degli acidi nucleici, che vengono ancora riconosciuti dagli esami di laboratorio successivi al tampone, pur essendo il virus ormai innocuo; è come accade in molti vaccini, che inoculano virus attenuati, disattivati, incapaci di dare malattia!

18)  Tale grave svista è parte di una più grande svista che sottovaluta completamente la risposta dell’organismo ad un agente patogeno, amputando il discorso e limitandolo solo ad un ipotetico ruolo centrale dello spostamento del germe da una persona all’altra (allora, se così fosse, lo sapete che in gola e ancor più nel naso delle persone, possiamo trovare qualunque microrganismo, anche delle più terribili malattie, anche la tubercolosi, la sifilide, e chissà cos’altro, senza poter dire che il soggetto è ammalato?).

19)  Che la tecnica del tampone preveda l’accomunamento dei tre prelievi, due nelle narici ed uno in gola, che finiscono nella stessa provetta, la dice lunga su come siano deformi le manovre diagnostiche, già a partire dal tampone, rispetto alle conoscenze ufficiali di fisiopatologia.

20)  L’ipotesi del lavoro che ho appena descritto è che, così procedendo, non si trovino elementi per poter confermare l’andamento attuale delle manovre gestionali dell’emergenza Covid. Se gli elementi ritrovati dovessero confermare la durezza dei protocolli, sarei pronto a rivedere i miei sospetti e penso che tutti sarebbero più inclini a farsi una ragione dello stato dell’arte, così penoso, quanto responsabile di fatti ben più gravi del rischio di contagio. Infatti, è opportuno ricordare che la maggior parte dei contagiati ha un decorso dell’eventuale malattia talmente benigno, da porre fortemente in dubbio le misure restrittive (le morti per Covid o con Covid richiedono l’analisi di altri meccanismi, che non competono questo mio dossier).

21)  Evito di rientrare in altre considerazioni che ci porterebbero indietro, all’interno dei meccanismi complessi di tutta questa vicenda.

22)  Il Progetto applicativo della CineVIRmatica  è da me stato realizzato privatamente, senza pretese di diritti di proprietà; esso ha dato esiti schiaccianti nel giro di una settimana, fornisce indicazioni diversamente mancanti e, ho spiegato, assolutamente necessarie.

23)  Questo è il dossier da me realizzato, che ho, infine, svolto autonomamente, perché sia proposto tempestivamente agli organi ufficiali, che stanno gestendo la situazione.

24)  Qualora la mia proposta, formulata in chiave di solidarietà e condivisione degli sforzi sia ignorata, sarebbe interessante capire il perché, ma questo porrebbe un’altra serie di domande.

25)  In questa occasione, preciso che sono l’agonista di un livello di salute eccezionale di un vastissimo numero di persone da me seguite, della documentata guarigione degli Olivi dalla Xylella, della documentata guarigione dei Castagneti dal parassita del Cinipide, di una serie innumerevole di guarigioni esemplari di esseri umani, animali e piante, il tutto senza quella risonanza che personaggi molto meno valorosi di me hanno comunemente dai mezzi di comunicazione.

26)  Questa volta, prego Dio, e invoco le Forze angeliche perché il seme della mia intelligenza e della mia cultura interdisciplinare, e del mio Amore, fruttifichi velocemente ed efficacemente, per il bene della comunità.

27)  Mi risulta sempre di più che tutte le famiglie, in questi giorni, si riuniscono, nonni, figli, nipoti, nuore, generi, zii, cugini etc., anche se ci sono agenti delle Forze dell’Ordine, per stare insieme. Gli italiani non si ribellano con violenza, perché sono brave persone, ma non rinunceranno mai ai momenti sacri di condivisione!

I risultati dell’esperimento hanno semplicemente dato esito completamente negativo.

Quindi non vi è nessuna diffusione ambientale.

I campioni  prelevati sono stati destinati ad esami di Laboratorio come se si trattasse di comuni tamponi effettuati su soggetti.

L’organizzazione del tutto è stata curata da me, in regime di assoluta riservatezza, per poter disporre dei risultati atti allo scopo.

Non posso e non devo tracciare alcuno step, per motivi di strategia, al fine di ottenere i risultati che ho ottenuto.

 

Grazie dell’attenzione

 

N. H.  Dr. Salvatore Rainò

Ufficiale Medico Dirigente di Servizio Sanitario in congedo –

13° Battaglione Logistico di Manovra

(Encomio Solenne, per il senso di altruismo e il cosciente sprezzo del pericolo)

 

Medico Chirurgo

Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica

Specialista in Medicina Interna

Omeopata Unicista Hahnemanniano LUIMO

Ricercatore bioenergetico

Website   salvatoreraino.com

 

5 COMMENTI

  1. Buongiorno! Il mio efficiente spirito guida mi porta a seguirlo nell’ intervista a Leonardo leone. Complimenti’ mi fa sentire un meno solo nel deserto culturale in cui sono immerso. Il mio faro in questi anni e’ stato Bruce Lipton e l’epigenetica.i diversi intellettualmente son in questa società come nel passato osteggiati. Dobbiamo sperare nel “risveglio delle coscienze” perseveri!!! Grazie di esistere Claudio Pizziga

    • Articolo e proposta molto interessante. Spero che Le aprano le porte al più presto possibile. Il comitato scientifico deve essere composto da Lei, dal prof. Tarro, Montanari e non da quei cialtroni imbroglioni !
      Grazie

  2. Per me é un mito. La ringrazio per la sua onestà umana e medica e per la lotta che sta portando avanti. La luce Bianca è con lei.

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