Acqua “fresca”
Dalle origini dell’universo fino al più microscopico angolo di biologia intracellulare si ripropone sempre il tema della spirale e del vortice che ne è lo sviluppo tridimensionale.
Si tratta di un motivo energetico che informa la materia ogni qualvolta si creano le condizioni per lasciarle esprimere liberamente la sua qualità.
Traiettorie a vortice sono visibili studiando le stelle, la dinamica delle particelle che scompaiono nei buchi neri, come anche il comportamento dell’infinitamente piccolo all’interno dell’atomo. Le galassie assumono andamenti a spirale, la luce del cosmo si informa della ragione profonda di tutto ciò e la trasporta a velocità incredibile irradiandola fino alle dimensioni più remote della vita.
La vita stessa è l’espressione di tali dinamiche: la vita non è possibile senza la spirale. Persino il DNA assume la forma di una doppia spirale che ricorda l’andamento delle corde di un vortice spontaneo.
Sul pianeta Terra è l’acqua il vettore dei vortici ed essa impregna così sottilmente tutta l’intima struttura della vita che è facile immaginare che cosa accadrebbe se per assurdo non fosse più possibile informare questa con il motivo della spirale.
Ora, la vita che conduciamo sul pianeta purtroppo si discosta sempre di più da un modello naturale che vede le sue creature immerse nella fluidità dell’energia universale non distorta da stili sbagliati di sopravvivenza.
Le giornate trascorrono attraverso una serie di errori che si perpetuano e sono alimentati dal sistema che più o meno inconsapevolmente manteniamo e di cui siamo poi vittime fino alla malattia e alla morte per cause che si discostano dall’andamento armonioso di una vita trascorsa in salute.
Una vita trascorsa in salute non è possibile se ci esentiamo dal farci irradiare dall’energia dell’universo. Occorrerebbe garantire vita all’aria aperta, escursioni in luoghi incontaminati (sempre più difficili da trovare), lavoro in ambienti sani, uso intelligente dei presidii terapeutici che la società ci offre, realizzazione di modelli relazionali esenti da storture formali che creano sofferenza e malattia.
Ma tutto questo molte volte non è possibile o viene dimenticato e, allora, è possibile ricordarlo portando uno stimolo universale speciale in qualunque luogo occorra.
La stessa armonia che una persona potrebbe ricevere da un bagno in un fiume di alta montagna, in mezzo all’acqua che scorre e gorgheggia, fra alberi lussureggianti e sotto un cielo azzurro è possibile ottenerla in qualunque luogo, al capezzale di un malato grave o nella situazione più difficile, grazie a tecniche particolari.
Tali metodiche raccolgono l’energia libera del cosmo risuonando con esso e creano la forma del vortice con tutto il suo potenziale rigenerante e rivitalizzante, lo montano su un veicolo acquoso appena resettato di qualunque informazione e lo pongono a disposizione immediata di chiunque, senza che vi sia passaggio di tempo e quindi perdita di segnale informazionale.
Non è la stessa cosa raccogliere dell’acqua da una fonte gorgheggiante purissima e poi trasportarla a distanza a casa di chi ne ha bisogno. Le metodiche di cui Vi parlo, basate su un uso raffinato e “futuristico” dell’acqua possono essere il mezzo per riproporre alla vita stimoli intensissimi di energia, nell’attesa che sia possibile muoversi e raggiungere spontaneamente i luoghi e le situazioni di salute.