COHERENT AWAKENING
Oggi è sabato 14 marzo 2020
Siamo in piena epidemia/pandemia da Coronavirus.
Avantieri, ho attraversato tutta la mia città, a piedi, da solo, per vedere che cosa stesse accadendo.
Il deserto davanti ai miei occhi, pochissime persone, che avanzavano con atteggiamento ricurvo, come se dovessero proteggersi da qualcuno che poteva colpirli alle spalle.
Lo sguardo basso.
Tutti dotati di mascherini enormi, che coprivano quasi gli occhi.
Per questo motivo, forse avevano bisogno di guardare in basso, per non inciampare.
I negozi quasi tutti chiusi.
Qualcuno aperto, ma vuoto, con un cartello sulla porta che diceva di entrare uno alla volta, con il mascherino, di tenersi a distanza di sicurezza.
Se incrociavo qualcuno, questo si spostava un poco dalla sua linea, per allontanarsi da me, sempre con lo sguardo basso.
Ho incontrato un vecchio importante collega, ma ha preferito non salutarmi, anche se non ci vedevamo da tempo.
Molti soggetti avevano i guanti.
Quasi tutti i conducenti di autoveicoli erano bardati di mascherino e guanti, da soli alla guida del veicolo.
Le persone sono invitate a rimanere in casa, senza mascherino, ma non possono uscire insieme e prendere un caffè.
Non possono andare insieme in macchina. Massimo un paio.
All’ingresso dei negozi, ho visto alcune donne che rimproveravano chi non indossava il mascherino.
Liti per entrare per primi, perché in fila, davanti ai supermercati faceva freddo.
Fare la spesa è diventata un’avventura snervante, con ore di fila, un copione da manicomio, ma le persone accettano, poi tornano in casa ed incrociano altre persone, le quali, a loro volta, hanno incrociato altre persone e così via.
Però, l’importante è esibire “per strada” i comportamenti imposti dalla Legge!
Il così detto Popolo è talmente snervato da anni ed anni di preparazione alla sodomia, che anche le condizioni più improponibili sono sopportate e, persino, alimentate e imposte ai propri simili.
Le notizie martellanti in televisione, su Internet, al telefonino, alla radio.
Il virus viene trattato come se fosse un entità praticamente autonoma, che si muove, attraverso il contagio, varcando i confini regionali e passando da una città all’altra.
Bisogna opporsi alla diffusione, rimanendo in casa.
In casa, da quello che so, le persone non portano il mascherino, marito e moglie dormono senza mascherino e si respirano in faccia.
Si usano i bagni in comune, si toccano tutti gli oggetti, le stoviglie, ma in casa il virus non si diffonde, se non in sporadici casi, ma non si capisce perché solo sporadicamente.
Le ammende, con ripercussioni penali, per chi è sprovvisto di modello di giustificazione del suo movimento.
Anche se la Legge dice che non si è tenuti a portare l’autocertificazione, perché deve compilarla al momento l’accertatore.
Capisco che gli agenti non vogliano prendersi il fastidio di compilare i modelli, anche perché così controllerebbero meno persone.
In questi giorni, chiedendomi in diversi, da tempo, di esprimere la mia opinione, ho deciso, stimolato da amici, di realizzare un video di sei minuti, che, in meno di due giorni, ha fatto un milione e mezzo di visualizzazioni, grazie ad un numero di condivisioni impressionante.
Nel video raccomandavo attenzione al rischio che alcuni farmaci, di comune impiego e di nevrotico utilizzo in questi tempi, potessero essere causa concomitante di un’evoluzione particolarmente grave dell’infezione da coronavirus.
E’ questa complicanza grave che ha scatenato tutte le misure più restrittive.
Se questa non dovesse essere un’evoluzione spontanea dell’infezione, tutta la gravità della situazione attuale potrebbe essere evitata.
I contenuti del mio video hanno riscosso, come si capisce dal numero di consensi, un successo considerevole.
Molti Colleghi e persone informate hanno asserito che io avessi ragione.
Poi, dopo un po’, si è creato un fenomeno particolare.
Sono discese vere e proprie orde di barbari, violentissimi, che si sono scagliati contro di me, intimidendomi e minacciandomi in ogni modo.
Offese e minacce, minacce e insulti.
Il capo d’accusa, per così dire: l’attribuita mia ignoranza, l’attribuita mia malafede, l’attribuita mancanza di riconoscimento per il lavoro dei Medici che stanno contrastando le insufficienze respiratorie.
E’ stato molto affascinante osservare questo fenomeno.
Mi viene in mente un ricordo.
Ero in bicicletta e costeggiavo una recinzione metallica, oltre la quale vi erano diversi grossi cani che abbaiavano rabbiosamente al mio passaggio.
Mi fermai ed abbaiai rabbiosamente io verso di loro.
Immediatamente, i cani smisero di pensare a me e si scagliarono l’uno contro l’altro, mordendosi a sangue.
Secondo me, il modello antropologico delle aggressioni violente che ho ricevuto somiglia molto a quello dei cani, che ho raccontato.
Nemmeno ve lo spiego, non voglio interpretarlo io.
Vi dico solo che ho capito che l’Aspirina non si tocca.
E’ come se, invitando a riflettere le persone su ciò che per loro è un’abitudine consolidata, si scatenasse la loro rabbia, perché non vogliono prendersi il fastidio di capire se hai ragione oppure no.
Sono stato contattato da moltissime persone che hanno affermato di essere d’accordo con me.
Ho ricevuto l’approvazione di diversi altri Medici.
Ho rilasciato interviste, persino a televisioni estere, anche in America.
Ho approfondito molto lo studio della Letteratura scientifica sull’argomento da me sollevato, ed ho capito di avere ragione.
Non basta.
Ho chiesto aiuto ad amici Avvocati, mentre altri Avvocati mi hanno chiamato, per farmi da spalla, facendomi parlare con alcuni Magistrati.
Il giudizio unanime: capiscono che ho ragione, ma i dispositivi del nostro ordine giurisprudenziale non consentono un’indagine immediata, come la logica richiederebbe e, in pratica, nessuno può intervenire per accertare alcuni piccoli passaggi che confermerebbero definitivamente che questa pandemia è scatenata dal virus, ma consentita, nella sua forma peggiore, dall’uso precedente di farmaci anti-ipertensivi di un certo tipo e dall’uso concomitante di salicilati.
I meccanismi biochimici e farmacodinamici sono chiari e non sono il solo a parlarne, anzi vi sono importanti Lavori scientifici che ne parlano allo stesso modo.
Ieri sera ho avuto una lunga telefonata, ultima di una serie numerosa di questi giorni, ma i Magistrati consultati spiegano che non vi è la forza e il tempo per agire come la logica suggerirebbe.
Ieri pomeriggio, ho anche incontrato in visita una persona che aveva bisogno di me come Medico.
Si chiama Bruno.
Egli è un testimone di Geova.
E’ inevitabile che, in visita, si parli del contesto della vita, che in questi giorni, più che mai si impone.
La mia natura è quella di un guerriero, pronto a gesta eroiche per far valere la ragione.
Ho dovuto contrastare diversi attacchi malvagi a me e alla verità che rappresento.
Qual’é la verità che rappresento?
E’ semplice.
“La verità è che la salute dell’uomo è un bene prezioso, che nasce dall’ordine, un ordine sacro, impossibile da imitare, che va soltanto conosciuto, con umiltà, custodito e messo nelle condizioni di fluire liberamente nella nostra vita e nelle sue relazioni con quella di ogni altra entità”.
Bruno mi guardava, in visita, ed io guardavo lui, ma lui è un paziente speciale, che può insegnare a me.
Oggi avrei dovuto produrre un dossier da consegnare alla Legge, per avviare un procedimento di diffida al fine di chiarire la rilevanza dell’interferenza di farmaci sull’andamento del Coronavirus.
Però, stamane, al mio risveglio, ho la consapevolezza che non intendo più lottare.
E’ accaduta qualcosa dentro di me, che non è facile da descrivere.
Questa dimensione è, in fondo, il mio naturale modo di essere, silenzioso, osservatore, mite.
Ma per dover intervenire, spesso ho dovuto lottare.
Un personaggio, di cui conservo vago ricordo, ripeteva, quando io gli chiedevo, come forma di saluto, “come andasse”, …..”eh Totò, si attacca per non difendersi!”
Non ho mai tollerato questa risposta, ma oggi penso che persino difendersi sia, in molti casi, attività vana e senza successo.
Abbiamo energie limitate, che ripristiniamo ogni giorno col riposo, e al risveglio dovremmo essere attenti ad impiegarle bene.
Il sonno somiglia alla morte, è un esperimento di morte, come per farci abituare al grande momento, ultimo e definitivo.
Il digiuno è simile alla morte, serve ad abituarci a rinunciare a noi stessi, per farci ritrovare in una purezza più autentica.
Sia il sonno che il digiuno hanno la caratteristica di mancare di qualcosa, ma, senza di essi, è impossibile ritornare ad avere la sensazione di avere qualcosa.
Insomma, stamane, quando mi sono svegliato, avevo un senso di pace profondissima dentro di me.
Cerco di spiegare.
Come se non fosse più necessario lottare, ma solo cercare dentro di me la chiarezza di dirmi che posso semplicemente indicare una strada, e poi devo tornare a raccogliermi nella mia vita.
Il Mondo, la storia dell’uomo è piena di pazzi che hanno vinto e di saggi che hanno perso.
Non voglio essere né un pazzo né un saggio.
Voglio essere me stesso.
Ma, soprattutto, voglio essere certo di riuscire a dire con pacatezza a chiunque che cosa penso.
La società ormai vincola troppo la libertà di espressione ad una rete costrittiva che di libero non ha più niente, e stringe, stringe, stringe, ammantandosi di apertura e di libertà di crescita e di coscienza.
Ogni uomo ha la libertà di esprimersi come uomo, come quando ci troviamo in modo informale e parliamo diversamente da come faremmo in pubblico.
Come gli agenti delle Forze dell’Ordine, che in casa stanno senza mascherino e non esitano a macchiare una fedina penale di una persona malcapitata tra le loro grinfie per strada.
Miei cari Agenti, ……potrebbe essere tua figlia, un tuo caro, abbi il coraggio di disobbedire in modo intelligente, coinvolgi i tuoi colleghi e fate capire che non è il caso di infierire così vigliaccamente.
E non trovare scuse, che con me “non attacca”.
Le leggi del contagio non possono essere fermate con attività che offendono la dignità dell’uomo e lo pongono in seria difficoltà di vivere.
Per difendersi dalle infezioni, qualunque infezione, ci vuole buon senso, qualità della vita, come uscire di casa ogni giorno a passeggiare, ci vuole quel senso di libertà che è indispensabile per non ammalarsi.
Tutti hanno provato che cosa significa sentirsi contrariati da una malefatta e raffreddarsi immediatamente dopo.
Non fate finta di non capire, anche voi, personaggi importanti, che fingete di prendervi cura del destino del Mondo, ma non siete disposti a rinunciare ai vostri privilegi, per essere coerenti.
Il vostro privilegio più importante è di consentirvi quello che vietate agli altri, è quello di godere di ciò che per voi è importante, non consentendolo a tutti.
Dio ci osserva e conosce il nostro cuore, di ognuno di noi.
Egli aggregherà le Genti nobili e le separerà dalle altre, salvandole!
E ciò non è appannaggio delle scelte dell’uomo, specialmente quelle delle Nazioni e della Politica, tanto meno di quelle della Finanza.
Bene.
Adesso mi appresto a salutarvi nella mia veste di guerriero, che resta solo per condizioni eccezionali, che deciderà la mia veste abituale, quella di un uomo alla ricerca del senso della vita, dell’importanza della relazione armoniosa con tutte le persone, un uomo che può dimostrare ormai di avere gli argomenti per potere parlare, ma che lo farà sempre più silenziosamente.
Un uomo che predicherà ciò che gli arriva dal Cielo, ciò che nutre la sua coscienza, ciò che ritiene il suo dovere, ma senza troppa insistenza.
I Tempi sono stretti.
Si nota in modo sempre più evidente che la tanto profetizzata divisione fra chi potrà salvarsi e chi scomparirà per sempre non è una chiacchiera da esaltati farneticanti, ma è una realtà, che in questi giorni tocchiamo con mano, e che è un vero e proprio premio per chi si è comportato bene ed ha a cuore i grandi valori della vita.
Perciò, non una denuncia, non una diffida, non altri messaggi forti ed eroici, ma solo delle semplici ed amorevoli segnalazioni al vento, affinché porti il messaggio a chiunque voglia ascoltarlo e diffonderlo, solo se riterrà opportuno.
Ho sbattuto il muso, concretamente, contro l’evidenza, che soltanto uno stolto non capirebbe, l’evidenza che non serve premere contro l’inerzia e l’ignavia degli altri.
E’ già abbastanza se un uomo ha la serenità di comunicare che cosa egli ha capito.
Al massimo egli potrà aver sbagliato a capire, ma, senza premere, potrà parlarne.
Quando non sarà possibile nemmeno procedere in un modo così semplice, la vita sul Pianeta potrebbe, forse, non avere più nessun senso.
Ma, allora, la cosa non è più di nostra competenza.
Ci penserà Dio.
Tutto ha le sue conseguenze.
Per esempio, per quest’allarmismo, sono crollate le donazioni di sangue, ed è un grave problema.
Ma poi mi chiedo quanto è giusto donare sangue in un periodo di “diffusione virale”. Mah. Provate a rispondere voi. Vi ascolto.
Questo messaggio è pubblicato sul mio Sito personale, a titolo assolutamente personale, indipendentemente da qualunque relazione col mio Status sociale, scientifico, professionale.
Siete tutti invitati a non doverlo prendere sul serio e anche a poterlo deridere, insultare, ma con la raccomandazione di considerare che, a questo punto, per la situazione nella quale siamo, se la Legge non interviene più a difesa delle legittimità, può accadere che la risposta alle maldicenze possa non esserci oppure essere articolata in linea con i dettami relativi ai più sacri Diritti dell’Uomo, sovranazionali e al disopra anche di ogni prevedibilità.
Al punto in cui siamo, la prevedibilità non è più un argomento nelle mani dell’uomo.
Il Virus non è quello che dicono le Televisioni etc., non si s
configge con le imposizioni attuali, la storia clinica “di regola” è stata acclarata proprio dagli Organismi ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità, donde si evince che è tutto completamente diverso dalle ragioni dell’inutile e criminale allarmismo.
In un cortile, da lontano, ho visto tanti bambini che giocano insieme. Che faccio? Li devo fermare?
Chiunque legga si assume la sua dose di responsabilità nell’occultare o diffondere ciò che ho scritto, come anche di usarlo in qualunque altro modo egli intenda.
Il problema è che vi è un certo ritardo nella comprensione degli errori, ma questo si chiama Karma.
Ai posteri
Grazie,sei stato chiarissimo, è bravo.
Io anche sono una testimone di Geova.
Penso che il tuo paziente Testimone di Geova ti abbia già indirizzato a visitare il sito JW.ORG.,dove potrai trovare un’incoraggiamento,che presto Dio porterà la giustizia su questi uomini approfittatori e falsi,e il suo Regno sarà una manna dal cielo!
Caro Dottore Salvatore Rainò,
Ha scritto un articolo che fotografa perfettamente la situazione paradossale che stiamo vivendo in questi giorni, e i comportamenti a dir poco contraddittori del nostro governo nell’affrontare questo virus.
Con decreti stanno riducendo tutte le libertà fondamentali degli individui, portandoli in uno stato di depressione sempre più diffusa, e, come ha scritto a litigare tra di loro.
Augurandomi che ne corso delle settimane, le cose non peggiorino.
Ho visto il suo video dove ammoniva, motivando con esempi concreti, dall’utilizzare certi farmaci con il coronavirus, che ho condiviso con parenti e amici.
Un video, che un governo serio, avrebbe dovuto diffondere in tutti gli ospedali, e avrebbero dovuto invitarla a parlare in televisione, o contattarla per un parere.
Invece va avanti la diffusione della politica del terrore e delle minacce per affrontare questo coronavirus. In mezzo a tanti suoi colleghi qualunquisti, banali, o ansiogeni, che vengono invitati in televisione, finalmente un medico come lei, che oltre a parlare con competenza, parla anche con il Cuore. Cordiali Saluti,
Carlo Di Litta
Meraviglioso Dott.Raino’, anch’io nel mio piccolo, ma a livello spirituale dopo il cercare con forza come è nel mio sangue, di far capire alle persone, la sostanza di questa epidemia o pandemia, di che cosa ci vorrebbe fare capire Madre Terra, ho posato le armi, ogni nostra azione avrà una conseguente reazione. Meravigliosi sono i progetti di Dio, e noi vorremmo avere la presunzione di capirli, dopo il comportamento che abbiamo gli uni verso gli altri. Coraggio mio dottore lei è un vero Guerriero!!
“Ma poi mi chiedo quanto è giusto donare sangue in un periodo di “diffusione virale”. Mah. Provate a rispondere voi. Vi ascolto.”
Da donatore AVIS le chiedo un consiglio…ho voglia di ricominciare a donare, per essere d’aiuto agli altri…presto farò gli esami del caso…vale ancora la pena in questo periodo? Grazie
ATTENDEREI
SALUTI
Grazie. A Lei non riesco a dire nulla di più, sarebbe una diminuzione. Prego solo che quando ognuno di noi, ovunque si trovi, verrà chiamato, sappia scegliere e abbia la stessa forza di dire: sono e rimango un essere umano.