Lettera a Mario Draghi

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LETTERA  A MARIO DRAGHI

Caro Mario Draghi, mi scuso per la confidenza, ma vorrei spiegare che è soltanto frutto di speranza e di onestà intellettuale.

Infatti, da ogni dove, si sente dire che lei è una persona abominevole, a partire dal Presidente Cossiga, che l’ha chiamata “un vile affarista”.

In questi giorni, in cui ennesime importanti decisioni si prenderanno sotto il suo sguardo, che a me potrebbe anche risultare simpatico, ho pensato di fare una cosa eccezionale.

Infatti come lei potrà immaginare, non soltanto lei può fare cose straordinarie, in quanto io ho già dato prova nella mia vita di potere fare grandi cose.

Sarebbe bello se lei trovasse il tempo di conoscermi, magari attraverso le letture da me realizzate e quelle su di me.

Ma non chiedo questo, perché capisco che lei è davvero tanto impegnato.

Mi sono chiesto molte volte come ci si sente ad essere al suo posto.

Da anni lei decide del bello e del cattivo tempo, e lo fa con una disinvoltura ammirevole.

Nella mia vita, sono riuscito a raggiungere anche io un livello di notorietà strabiliante, in quanto le persone vedono in me un Medico con caratteristiche uniche.

Le chiedo scusa se perdo del tempo a parlarle un po’ di me, ma non vorrei che lei credesse che lo scrivente possa essere un esaltato.

Al contrario, lei che è un uomo di mondo, potrà rendersi conto che non bisogna appartenere necessariamente  ad una famiglia di grandi banchieri per essere qualcuno.

Sa perche?

Perché, se lei o uno dei suoi cari, doveste, malauguratamente, ammalarvi in modo serio, molto probabilmente prenotereste una Visita da me nel mio umile  Studio medico.

Le posso assicurare che questo è già successo con altre persone molto molto potenti, che lei conosce, ma che io, ovviamente non posso rivelarle.

Ma veniamo al dunque.

Lei non ha mai ricevuto una lettera così.

Sa come può accadere che una persona del mio livello presti attenzione alla sua persona?

Cerco di essere breve.

E’ semplice.

Io ho fiducia di lei.

Mentre parla e quando racconta “tante cose” agli italiani, io riesco a vedere una luce nei suoi occhi, che forse non è facile vedere, ma proprio perché ci riesco, immagini se non provo gioia a dirle che lei è anche una persona buona, con dei ricordi, con dei valori, e direi, persino con una bella anima.

Il ruolo che il mondo le ha dato è davvero molto poco dipendente dalle sue scelte.

In tal senso, sa, lei mi fa provare delle emozioni molto singolari, perché appare, ai miei occhi come un mito.

Ma voglio spiegare meglio.

Ho imparato che una persona vince la battaglia più grande quando vince una battaglia contro di sé.

Spiego meglio.

La battaglia importante è quella che sgomina gli impedimenti al divenire di una persona, parlo di quel divenire per il quale si diventa amati dalle folle nella storia.

Pensi che prima di diventare un Medico omeopata, nella mia posizione di già celebre e stimato Medico tradizionale, non avrei mai potuto immaginare di riuscire a guarire l’inguaribile, ma questo è da anni l’esito gioioso di tanti incontri con migliaia di persone che poi conservano un ricordo meraviglioso di me per tutta la vita.

E’ questo meccanismo che mi ha reso famoso ed amatissimo.

Pensi solo per un attimo se lei, ad un certo punto della sua vita, come Saulo sulla via di Damasco, abbattuto da un fulmine luminoso, trovasse il motivo per un cambiamento talmente drastico da essere incredibile.

Lei potrebbe eccellere talmente tanto, con l’intelligenza e l’abilità che ha, da poter cambiare il destino del Mondo passare alla Gloria interminabile come l’uomo più onesto della Storia dell’Umanità.

Soltanto allora, mi piacerebbe fare una passeggiata con lei in alta montagna e, mi creda, non si annoierebbe,  perché anche io rappresento un mondo che lei in questo momento non può immaginare.

Questo mondo, forse a lei ignoto, la condurrebbe a comprendere cose che se non comprendesse, chiuderebbe la sua partita con l’esistenza in modo incompleto e, mi perdoni, sterile.

Lo so. Non sono fatti miei.

Però mi perdoni.

Per puro caso, le nostre strade si incrociano, poiché lei non demorde dall’andare avanti per una strada, che io, invece, con la sua stessa forza, ho il sacrosanto dovere di bloccare.

Come può intuire, non provo sentimenti contro la sua persona, ma, al contrario, apprezzo i suoi doni, tanto da avere l’ardire di pregarla di rileggere attentamente molte volte le mie righe, in modo che con la stessa matematica con cui lei tratta questioni di soldi, possa trattare anche questioni di Amore.

Perché dovrei vergognarmi di esprimerle anche il mio amore, che nutro con sincerità, per lei, perché ho speranza e non sarebbe la prima volta che un uomo cambia talmente tanto da lavorare con un successo più grande nella direzione opposta a quella di prima.

Pensi che ho talmente tanta fiducia di lei, che sono convinto che lei sia capace di trascinare in un cambiamento altrettanto epocale la storia del Mondo intero.

Rifletta, la prego, sull’importanza di ciò che può succedere se lei volesse partecipare al grande Miracolo che la Terra aspetta.

Sono certo che lei avrebbe la capacità di convincere tutti, affinché nessuno possa più voler infierire contro la sua condotta, dato che i popoli  si troverebbero di fronte ad una tale grandezza di rinnovamento che tutti “i suoi peccati” le sarebbero rimessi.

I Giudici, che tanto dormono da tanto tempo, non si sveglierebbero proprio ora che anch’essi potrebbero tornare a vivere con la gioia di portare al Mondo pace e giustizia.

Ho esagerato?

Mi sono permesso troppo, nello scriverle così?

Non credo proprio, perché se io sbagliassi, di fronte al potere che lei incarna, io sparirei come una piuma al vento, mentre, se avessi ragione, avrei consentito a lei, ai suoi cari e a tutte le persone che lei influenza e dalle quali lei è influenzato, un’occasione irripetibile per  brillare come una Stella nell’Universo.

Al suo livello, si è facilmente oggetto di satira, comica, mordace, in ogni caso divertente.

La mia Lettera non la offende, non fa satira, non è irriverente.

Essa è semplicemente la Lettera di un uomo che ha dimostrato grandissime realtà, le usa e ne è abile artefice, e che ora le chiede almeno di considerare che, giusto per un attimo, è possibile immaginare un mondo talmente migliore da passare dalle sue decisioni di conduttore di una parte del destino dell’Umanità.

Non sono io, in queste righe a doverle dire che cosa bisognerebbe cambiare.

Lei sa perfettamente che cosa è da modificare, come se lei si occupasse delle persone anche lontane da lei, facendo come se fossero le persone a lei più vicine e care.

In altri casi, prima di morire, alcuni personaggi hanno fatto il proprio dovere, di fronte a Dio, all’eternità che stava per riaverli tra le braccia, confessando la verità.

Le auguro che non arrivi mai questo momento perché lei, prima di allora, avrà avuto la capacità di sconvolgerci tutti, questa volta facendoci gridare per le Piazze: “Evviva Draghi”.

Non mi faccia aggiungere altro.

Lei dice che è impossibile quello che io sogno?

Teme che nessuno la lascerà fare?

Se io, che sono così piccolo, ho avuto il coraggio di fare ciò che sto facendo, figuriamoci quanti più mezzi ha lei, con il potere che la vita sociale le ha dato e che la VITA attende ancora una volta sempre dalla sua persona.

Molti vorrebbero spararle.

Molti vorrebbero ucciderla, colpirla.

Io le lancio, dal più profondo del mio cuore, solo un gesto di follia: la mia speranza che lei si fermi e capisca con quanto amore le ho scritto.

Questa si chiama “antiviolenza”.

Giuro che non scherzo quando dico che ho fiducia in lei.

 

 

 

Nobil  Homo  

Dr. Salvatore Rainò

Ufficiale Medico Dirigente di Servizio Sanitario in congedo – 

13° Battaglione Logistico di Manovra 

(Encomio Solenne, per il senso di altruismo e il cosciente sprezzo del pericolo)

Medico Chirurgo

Specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica

Specialista in Medicina Interna

Omeopata Unicista Hahnemanniano LUIMO

Ricercatore bioenergetico

Website   salvatoreraino.com

 

 

 

 

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