L’uomo e la felicità in una nuova prospettiva di salute: laudata sii, sorella acqua!

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1995

L’uomo e la felicità in una nuova prospettiva di salute:
laudata sii,  sorella acqua!

Quella dell’acqua e’ una lunga storia! Guardando il mondo dallo spazio, appare una infinita distesa d’acqua, per cui non dovremmo chiamare la Terra come la chiamiamo, bensì Acqua.
La comunicazione fra le acque del mondo è molto più globale di quanto possa anche lontanamente sembrare.
Tutte le acque del pianeta sono riunite attraverso il destino inevitabile dell’acqua: comunicare.
È inevitabile però che l’unità dell’acqua si svolga in contesti spazio-temporali  scanditi dalle stagioni, dai luoghi, dalle piogge, dagli eventi climatici di ogni genere, dal fatto di essere nel mare o nelle acque dolci di vario genere.
Il mio rapporto con l’acqua si è svolto attraverso la conoscenza della pioggia, poi del mare, ma ha raggiunto un livello di intimità speciale quando ho avuto accesso ad una condizione speciale dell’acqua: le sorgenti.
La freschezza ristoratrice della pioggia ha preluso al senso riordinatore e mistico dell’immersione subacquea.
La sorgente di alta montagna ha dimostrato la quinta essenza della percezione del fiume spumeggiante e dinamico nelle gole che volgono al mare.
Si tratta di orizzonti percettivi differenti che appartengono ad ambiti diversi dell’energia dell’acqua.
Persino la zona di mare considerata e’ importantissima per comprendere quanto possa essere poliedrico parlare di acqua.
Un momento importante del mio rapporto con l’acqua e’ stato la conoscenza di Victor Schauberger, i cui studi risultarono così interessanti da riscuotere il forte interesse di Hitler.
L’acqua si muove, contrariamente al fuoco, sempre verso il basso, assecondando la forza di gravità, ma con dinamiche e stili anche molto diversi da una situazione all’altra.
Per esempio,  l’acqua vorticizza in contesti di particolare purezza informazionale.
Il destino dell’acqua attraverso le fasi del noto ciclo dell’acqua e riferentisi a condizioni chimiche che passano dallo stato liquido a quello di vapore, per poi condensare e ricadere tramite pioggia al suolo, è probabilmente incompleto e si riferisce soltanto alla struttura per così dire anatomica dell’acqua.
La parte più importante che condiziona i vari destini dell’acqua non è di natura chimica e non è investigabile con metodiche  chimiche, sebbene ne possa determinare importanti effetti strutturali.
L’acqua vibra con frequenze specifiche che risentono di mille fattori e che pongono il mezzo idrico in connessione con l’intero universo.
L’idratazione è solo un minuto aspetto delle azioni possibili dell’acqua,  potendo poi considerare  una miriade di azioni svolte dalla linfa del mondo.
L’acqua e’ una matrice fondamentale attraverso cui è possibile veicolare informazioni che corrispondono a quelle di un circuito elettronico, ma con caratteristiche più confacenti alla natura della vita (idrobiotronica).
Nuotando sott’acqua, è possibile osservare un fenomeno molto interessante rappresentato dal mutamento istantaneo anche di migliaia di pesciolini tutti nella stessa direzione, secondo la medesima angolazione, come se i
loro corpi fossero incardinati su assi attorno ai quali ruotare, come aghi di bussole, attratti e orientati da un campo magnetico coerente.
Lo stesso accade del resto agli uccelli negli stormi in volo.
Vi è una contemporaneità sconvolgente dei movimenti, con una precisione ed una fulmineità che ricordano colpi di frusta argutamente assestati in uno spettacolo di circo.
Come fanno tante entità ad essere così sincronizzate?
Quale ne è il primum movens e dove alberga l’intelligenza di un fenomeno così preciso ed evidente?
Tale particolarità mi fa pensare alle molecole d’acqua ed al loro comportamento possibile in una fase di coerenza supportata da aspetti vibrazionali.
L’acqua sa tutto del mondo. Quali sono i limiti della sua memoria? Come fa a dimenticare? Che cosa le accade quando è in una condizione di assoluta verginità?
Con metodiche bioelettroscopiche, tramite modelli di  cimatica vibrazionale, con lo studio dei cristalli tramite evaporazione della goccia d’acqua, e’ possibile documentare alcune differenziazioni dell’aspetto molecolare dell’acqua che esprimono situazioni energetiche anche molto particolari.
Tramite trasduttori piezoelettrici, è  possibile trasformare tali condizioni in segnali studiabili con metodiche oscilloscopiche.
Affascinante e suggestivo lo studio delle percezioni obiettive in prossimità di acque di natura differente.
Ad esempio, acque veloci di sorgenti emettono un campo vibrazionale che è generalmente percepibile soltanto o meglio con la mano sinistra.
Tale vibrazione è dipendente dall’orario e dalla presenza di nuvole. Ciò la dice lunga sulla interconnessione di tale acqua con fattori cosmici con i quali qualcosa risuona in comune,  soltanto però ad alcune condizioni. Moltissime acque non emettono nessun campo apprezzabile.
La vibrazione dell’acqua è ottenibile se la si tratta con una macchina che riproduce le condizioni in cui il fenomeno si presenta in favorevoli situazioni naturali. Ma riprodurre tali condizioni artificialmente è davvero molto complesso.
Come, ad esempio, quando, su di un ponte, in alta montagna, sopra un corso veloce di acqua molto pura, con cielo limpido ed in alcuni orari, stendendo le braccia in avanti, con il palmo delle mani rivolto in basso, si avverte fortissima una vibrazione che scuote la mano sinistra e penetra nel corpo attraverso il braccio!
La percezione si attenua fortemente con le nubi e diventa fortissima  con il cielo limpido, così come è molto evidente a mezzogiorno e di sera.
La percezione vibratoria è sempre accompagnata da un netto senso di raffreddamento dell’aria e da una piacevole sensazione di benessere psicofisico.
In altri esperimenti, l’acqua ha avuto comportamenti differenti a seconda della fase lunare.
Così come può accadere che  persone che trascorrono periodi  in prossimità del mare facilmente vanno incontro a squilibrio psicofisico, mentre si riprendono da periodi di difficoltà psichiche  coloro che vanno in prossimità di laghi e, meglio,  di fiumi.
L’effetto ottimale è dato da sorgenti e cascate di acqua pura. In questi luoghi, è praticamente costante percepire con le mani effetti vibrazionali di cui ho parlato.
Una volta addestrati a riconoscere tale percezione,  è  facile constatare che essa cambia a seconda dei luoghi e del tipo di acqua.
Per esempio,  la percezione è assente al mare in genere, ma, in bacini di mare ove si versano fiumi di acqua pura provenienti da montagne a picco sulla costa, è percepibile la stessa vibrazione, sebbene più lieve che in montagna.
Tramite varie esperienze cliniche e misurazioni particolari, si è accertata la valenza positiva per la salute di tale percezione, in misura diretta alla sua entità.
Per questo motivo, ho studiato il fenomeno ed ho simulato questo tipo di energia all’interno di macchine che generano anche a letto dell’ammalato, una atmosfera rigenerante e salutare facilmente avvertita da tutti.
La bellezza, la salute e la floridità delle piante e degli animali, come di ogni forma di vita,  dipende strettamente dalla qualità delle acque a disposizione.
Comunque l’aspetto centrale da mettere in chiaro è che l’acqua agisce anche e forse soprattutto per contiguità, creando attorno a sé un campo di energia che, con le strumentazioni a mia disposizione, è anche possibile trasportare per via ottica.
Tale caratteristica peculiare consente di inquadrare l’energia in questione come un tipo di fotone e quindi di correlarlo con aspetti di instabilità energetica delle molecole d’acqua procurabili convenientemente con particolari accorgimenti che simulano fenomeni tipici in alcuni casi naturali.
Questo tipo di interazione è senz’altro sottovalutata, ma, nella misura in cui può essere duplicata in laboratorio, è possibile trarne molte informazioni ed anche l’utilità per “informare” la biochimica della vita.
Insomma, siamo al cospetto di una prospettiva di studio collegata a filoni appena intrapresi e mai ben inquadrati, come quello della così detta radiazione mitogenetica del fisiologo Gurwitsch.
Anche in questo caso, gli effetti della vicinanza di una cipolla germogliante con la trasmissione di un segnale che avvia analogo processo in altre cipolle sono bloccati con l’interposizione di una lastra di vetro impermeabile agli UV.
Quindi, anche in questo caso, è  una questione di luce.
Vorrei ricordare che la forma più elementare di emissione di energia da parte di un substrato è sotto forma di luce.
Gli ultimi studi sul l’emissione di fotoni rivelano la loro centralità nella maggior parte dei fenomeni regolatori della biologia. Come pure nelle caratteristiche di qualità dei cibi.
Nella banda degli ultravioletti risiedono molte frequenze che catalizzano vari meccanismi bioenzimatici noti, sicuramente la via luminosa rappresenta il mezzo più importante per la trasmissione di segnali e la bioregolazione di molte attività biochimiche.
a) L’emissione di energia dall’acqua in particolari condizioni, b)  l’evidenza dei suoi effetti sulla vita, c)  l’ampia e chiara percezione da parte delle persone di una sensazione netta e salutare proveniente da acqua trattata con mezzi fisici speciali sono un pool di elementi che si unificano in una plausibile chiave di lettura unitaria che non può essere separata dal concetto di unitarietà dell’acqua sul pianeta.
In un contesto del genere, stupisce la diffidenza ancora ostentata verso l’idea della memoria dell’acqua, tra l’altro base dell’omeopatia,  come pure meraviglia la banalità con cui ancora ci si accosta alla cultura dell’acqua in termini troppo chimici e strutturali.
Ritengo anche pericoloso considerare l’acqua un bene di tipo commerciale e, in quanto tale, pubblicizzare argomenti relativi alla necessità di risparmiarla e di limitarne lo scorrimento libero. L’acqua ha il destino naturale di scorrere, a questo serve, occorre soltanto custodirla e proteggerla.
Avrebbe forse senso, oggi, in un pianeta sempre più degradato, collocare le mie macchine per rivitalizzare l’acqua in siti strategici della Terra, per ridare energia e purezza alle acque che attraversano il mondo.
Sin dalle epoche più remote, nelle grandi civiltà, era sempre prevista la presenza di acqua che liberamente zampillava ed apportava benessere ed equilibrio agli ambienti.
Considerando tutto quello che ho descritto, molte sono le innovazioni possibili, al solo inserimento di alcuni files relativi agli aspetti sottili dell’energia dell’acqua, che, ovviamente, non è soltanto quella idroelettrica!
Come pure bisognerebbe considerare che l’acqua pura, con le sue emanazioni, genera la capacità negli esseri di risuonare con le più sottili frequenze cosmiche e di elevarsi evolutivamente a forme di pensiero molto avanzate.
Ciò è importante per garantire standard comportamentali armoniosi, nonché salute e felicità individuali e globali.
Occuparsi dell’acqua in modo innovativo è un dovere dell’uomo alla soglie del terzo millennio per ricondurre responsabilmente la vita alla forza e alla bellezza delle sue origini.
Sto parlando in un mondo devastato sempre di più da malattie incurabili e gravi che fioriscono in un contesto disturbato e privo della benché minima gioia di vivere che troppo facilmente è spostata in un concetto di paradiso lontano e addirittura “successivo” alla vita.
Possiamo riappropriarci del paradiso in Terra?
E che cosa accadrebbe a malati gravi, se potessimo rinnovare le loro acque endogene e riportarle all’origine della vita? Riequilibrare il nostro microcosmo, come restituire la freschezza delle origini al macrocosmo!

1 COMMENTO

  1. caro Toto’,
    l’angelo dell’acqua sceso su questo pianeta acqua per farci vibrare felici . le tu parole sono musica per me
    grazie,
    riccardo e todek

    todek todek e papa

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