L’amore come ritorno

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L’amore come ritorno

 

L’amore come ritorno potrebbe essere il titolo di una serie di episodi che ci succedono nella vita.

Se considerassimo spesso l’amore come un ritorno, potremmo capire tante situazioni che solitamente non riusciamo a comprendere e che magari tendiamo a sfuggire senza cercare di risolvere la natura profonda del motivo che le ha create.

Che le persone cerchino è scontato così come non lo è ciò che che cercano attraverso i mille dinamismi della loro esistenza.

Forse la maggior parte delle nostre azioni è mossa dall’amore e non ce ne rendiamo conto.

Talvolta cerchiamo altre parole senza capire che l’amore rappresenta la dimensione unitaria dell’essere e che ci fa sempre ritornare a qualcosa che non c’è più.

Infatti sempre l’amore è intriso di ricordi ed è come se, quando si ama profondamente, l’atmosfera del ricordo si impadronisca di noi.

E’ così che ci si racconta attraverso gli episodi del proprio passato e si parla a bassa voce come per non smuovere gli oggetti deposti in una soffitta, una di quelle soffitte della nostra infanzia, dove una volta abbiamo avuto un po’ paura ed abbiamo provato la magia dell’osservare senza toccare in mezzo ad antiche ragnatele.

L’amore come ritorno, ritorno al passato, alla dolcezza dei nostri ricordi più cari, all’innocenza del bambino che continua a guardarci da lontano.

L’amore come ritorno,  ritorno alla sicurezza di un tempo ed alla capacità di sognare un futuro che non ci inganni.

Tutti coloro che leggeranno queste righe vibreranno fin nelle loro ossa, anche quelle fratturate e poi ricomposte dal tempo galantuomo.

La dimensione preferenziale dell’amore è il ritorno: si ritrovano  le gioie passate ed in ogni caso le speranze di un tempo con la stessa freschezza di chi ancora non ha sofferto.

Incantati si guardano le cose controcorrente e si capiscono le ragioni profonde di tutto ciò che ci ha sconvolto ed ancora una volta… si torna indietro.

Qualunque tipo di amore appartiene di più al passato che al futuro e scandisce il tempo a colpi di ricordi.

Anche quando i pazienti raccontano la loro vita al medico ed indugiano sui momenti più belli che li hanno portati all’attualità, parlano di amore, amore per una persona cara che forse non c’è più, amore per atmosfere e luoghi passati.

Ed ancora una volta amano e ricordano…

Forse l’amore non è comprensibile se non alla luce del nostro passato.

Chi non ha ricevuto amore non ama facilmente e se ama lo fa di un amore atrofico e timido che non ha lo spessore del tempo.

Chi non è stato molto amato quando era bambino non parla una lingua che serve per entrare in un mondo speciale e forse egli è veramente senza passato.

Tutti i nostri pazienti cercano in fondo soltanto amore e spesso ci mettono sulle tracce dei momenti in cui qualcosa non ha funzionato nella loro vita quasi per farci capire in che cosa vorrebbero essere aiutati.

Tutti quelli che invece non trovano più la strada fanno riferimento ai ricordi densi di amore del passato, vi si aggrappano nello sforzo di rivivere la sicurezza di un tempo.

In ogni caso entrano in gioco due costanti che sono l’amore ed il ritorno, anche quando l’amore è stato negato ed il ritorno è ormai impossibile.

Forse l’umanità è condannata a tornare indietro per capire e, quando si ritorna, quando si abbraccia nuovamente ciò che ci è appartenuto e non c’è più, quando si rivive l’intensità in cui vorremmo ancora sprofondare, allora le note della sinfonia della nostra esistenza si tingono di un profonfo sentimento che si chiama amore.

La speranza che un amore funzioni è riponibile esclusivamente nella possibilità che ricrei situazioni piacevoli del passato.

E’ atroce dover riconoscere che, quando non si è ricevuto amore, mancano le dimensioni reali dei parametri ai quali ci si può riferire per misurare la gratificazione del momento e si è effettivamente ed affettivamente inermi nel riconoscere ed apprezzare tutta la ricchezza dell’amore.

Molti rapporti versano in queste condizioni perché qualcuno in passato ha omesso di esprimere energie che erano richieste da persone e tappe evolutive dell’essere.

Ancora una volta le colpe dei padri ricadono sui figli, come Eschilo drammaticamente ricorda.

Tutti hanno diritto  ad essere amati, possono cioé tornare a vibrare, in qualunque momento, delle fasi più belle della loro vita.

L’importante è soltanto riconoscere la profonda natura dei sentimenti e capire che, se non si può cancellare il passato, fortunatamente è inevitabile che se ne rifletta almeno la gioia nelle nostre relazioni più importanti.

Se tutti i bambini del mondo avessero conosciuto soltanto amore e mai nemmeno i più abili surrogati dell’amore, avremmo un’umanità autentica e soprattutto ricca di energie buone come quelle che soltanto l’amore può offrire.

Se dovessimo morire nello sforzo di garantire anche ad una sola altra persona la possibilità di essere amata, sicuramente varrebbe la pena che ciò accadesse perché la potenza che ha l’amore di amplificarsi di persona in persona, di generazione in generazione, di situazione in situazione supera il valore anche del più importante di noi.

Ricordo una paziente croata che ho visitato e ricordo la straziante nostalgia dell’amore ricevuto nella sua infanzia dai nonni, amore che da solo aveva permesso di superare l’orrore della guerra e dell’odio e che ancora le aveva dato la forza di voler guarire dalla sua sofferenza profonda rivolgendosi all’omeopatia.

L’unica dimensione possibile ove quella donna poteva provare pace era il ricordo dell’amore passato, che ancora le dava la forza di tornare a scommettere.

L’unica possibilità di guarirla era di aiutarla a ricollegarsi a quella dimensione che l’aveva alimentata e l’aveva fatta crescere trasformandola in una donna.

L’amore… l’amore come ritorno di un adulto che ricerca con tutta la sua anima l’innocenza perduta e cerca di svincolarsi dall’odioso corpo che lo imprigiona per volare nuovamente verso i cieli azzurri del passato.

Tutto questo e chi sa cos’altro mi ritorna in mente e, giustamente mi fa scrivere “sottovoce”, quasi per sussurrare a chi leggerà che l’unico ritorno possibile è all’amore.

2 COMMENTI

  1. Caro Salvatore, complimenti per questa pagina dedicata all’amore; mi sono emozionata tantissimo. Complimenti davvero, come ogni volta mi lasci senza parole!

    • Every time I look at your blog, I think I found the best piece that you’ve ever written, but then there is another and then another! How do you do? How many of the “best” pieces of art, you’re still in your pocket? Take them out like a wizard pulling rabbits out of the hat white. Congratulations, you are a Master! It ‘been a bit like when I learned Russian at school. It ‘s so awesome.

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