La visita da un grande Medico

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La visita da un grande Medico

La visita da un grande Medico può essere il momento più bello della vita di una persona, ma anche il contrario, a seconda che funzionino, oppure no, certi meccanismi.

Infatti, in una circostanza  così particolare, la persona, che ha bisogno di aiuto, ripone tutte le sue speranze in quel Medico.

La visita da un grande Medico non è un momento qualunque.
La visita da un grande Medico non è una prestazione di tipo commerciale, ed è tutto valore aggiunto.
La visita da un grande Medico è sempre un momento drammatico, intimo, riservato e di ordine speciale.

Quando il Medico, maturo e competente, compassionevole, incontra qualunque persona, trattasi di incontro di importanza unica, che convoglia tutta la vita, e la può reimmettere in un nuovo circuito, ove ogni elemento vecchio viene rivisto con luce nuova. Cambiano i colori.

Il momento della richiesta della visita, e le modalità con cui la visita viene concordata, sono già un “luogo” di guarigione, che avverrà solo nella misura in cui vi sarà ancora del tempo per consentire al corpo di ripristinare l’ordine perduto a causa di svariati errori di impostazione del flusso di pulsioni ed eventi, opportunità e limiti.

Questi, disordinatamente, si sono succeduti e hanno cristallizzato la natura “liquida” e armoniosa dell’identità psico-neuro-endocrino-immunologica, direi meglio spirituale, nervosa, reattiva e regolatoria.

La biologia di un’entità vivente è una dimensione oscillatoria, che risente di ogni interferenza, sia per ammalarsi che per guarire.

L’aspetto fondamentale è che, sicuramente, una grande visita dipende moltissimo dalla “grandezza” del paziente, che riesce a trasformare il suo percorso di malattia e di sofferenza in un cambiamento, che può fare indietreggiare la malattia, può renderne inutile la sua manifestazione, e può promuovere una qualità di vita che la persona non aveva mai sperimentato prima.

Una nuova identità significativa reimposta il vissuto della malattia e ne estrae l’indispensabilità, in una chiave finalistica e sensata.

Dunque, non vi può essere grande Medico, senza grande paziente, almeno in quel momento.

La qualità della visita, come in altre occasioni, è sempre legata alla qualità degli agonisti dell’incontro.

Momenti imprescindibili sono:

–        la richiesta di aiuto esplicita e diretta da parte del paziente

–        la disponibilità all’ascolto da parte del Medico

–        il tempo necessario per il trasferimento dei “file” del paziente al Medico

–        la resa sintomatologica del racconto diagnostico

–        la lettura olistica dell’accaduto, nelle logiche spontanee, senza pregiudizio

–        il tempo necessario per far provare al paziente di essere sulla strada giusta

–        la capacità, talvolta inficiata da tare costituzionali improrogabili, di apprezzare il ritorno alla salute

–        la reimmissione della persona guarita nel tessuto produttivo sociale, ove, per produzione, intendo “l’estroflessione amorevole del proprio operato ai consimili” e la condivisione costruttiva del senso della propria esistenza.

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