Il mestiere di farsi seguire

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“Il mestiere” di farsi seguire

Una finction, che ha fatto sei milioni di followers in televisione, viene commentata da alcuni presentatori, sempre in televisione.
Una vera celebrazione al successo, che viene considerato la capacità di farsi seguire.
Un altra persona, mi diceva che, se vuoi essere seguìto, devi essere in grado di mettere il sale nella ferita degli altri, per farti capace di offrire, poi, il linimento giusto.
Per essere seguiti, si tenta di riconoscere l’onda degli altri, quasi per non ostacolarli, per farli sentire, assecondati.
Il talento di avere successo non paga il genio, ma è solo una questione di rarità del genio rispetto al talento.
Talentuoso è il soggetto che si affaccia alla propria grandezza, genio è colui che che ne sa fare un cavallo di battaglia.
Vincente è chi usa bene la forza per riconoscersi.
Ma la vita degli individui oggi è come il tempo atmosferico, ove le perturbazioni non arrivano spontaneamente, sono programmate a tavolino.
Che cosa serve a chi supera sia il talento che il genio?
Serve il silenzio, mescolato sapientemente, con poche parole, volte come frecce verso il cuore degli altri.
Il problema è proprio l’eccesso di comunicazione, che affolla la mente, ma anche il cuore, che impedisce di riconoscere i ritmi con cui pulsa il cuore della gente.
E questo è un altro problema.
La gente ha ancora un cuore?
Certamente, ma occorre liberarlo dalle macerie che la televisione ogni minuto sposta dall’anima verso un corpo smisurato e scollegato da quelle forze che fanno danzare lo spirito attraverso lo stile della vita di tutti , ogni giorno.
Il verso di rotazione del mondo potrebbe invertirsi, potrebbe accadere quando le persone sapranno riconoscersi al di fuori del teatro che pochi hanno preparato per ingannare il senso stesso della vita che non sanno più come nascondere e deformare.
È paradossale, ma la figura ideale dell’uomo da seguire è quella che non chiude nessuna delle strade diverse, ma le apre tutte per proiettare ogni individuo oltre i suoi limiti, quando questi sono imposti da altre persone.
Questo è il talento, questo è il genio, questo è il sogno, che potrebbe essere realtà, a patto di sapere come fare a fare sognare tutti mentre si pone attenzione ad essi, nella sapiente ricetta che unisce la propria voce a quella di chi non riesce a urlare.
Nel frattempo, come fare?
Nel frattempo, si cerchi il silenzio del proprio cuore, per consentire di esprimere la voce proprio a chi non ci riesce.
Non servono spettacoli da circo, per coinvolgere e farsi seguire.
Serve dimostrare con chiarezza che nel cuore si ha un sogno per un grande cambiamento della “vita intera” nel “mondo intero”!
Serve la verità, che è, sempre e soltanto, percepita, e non può essere mai, soltanto, spiegata.

Salvatore Rainó
Custode della vita

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