IL DENARO
La convinzione che il denaro sia l’unico mezzo che consente l’esistenza dei beni reali e dei servizi genera l’inganno per cui non si vogliono creare beni reali senza denaro.
Nessuna operazione sul denaro ha senso, se manca la fruizione da parte della gente.
Il denaro esiste perché esistono le persone, e non viceversa.
Lo Stato stampi denaro per alimentare la vita.
La moneta deve essere a credito del Popolo.
La contribuzione dei cittadini é già la loro partecipazione alla vita sociale, non bisogna restituire il denaro guadagnato.
Lo Stato paghi le tasse ai cittadini per il loro lavoro.
Dopo anni e anni, in cui le persone sono state male abituate, é normale che si abbia difficoltà a comprendere che le tasse non dovrebbero esistere.
É normale che ci facciano credere che il denaro per i servizi, per le pensioni etc. debba provenire dai contribuenti.
Però, le Banche ricevono ingenti quantità di denaro dai contribuenti, che credono di versarlo allo Stato.
I cittadini, che non riescono a pagare le tasse insostenibili esercitano una pressione speculativa sui propri simili, per esempio chiedendo un conto troppo alto, oppure approfittando di situazioni di difficoltà del prossimo, per estorcergli altri soldi.
Ciò genera cannibalismo e ulteriore senso di incertezza, con successivo bisogno di difendersi, attaccando.
Questa é la nostra condizione.
E quando, tiriamo fuori altri soldi, di tasca nostra, per aiutare qualcuno in difficoltà, stiamo, ancora una volta, agevolando il sistema che ci ha ridotto così e che gode del fatto che continuiamo a non capire l’indispensabilità di un capovolgimento totale e netto delle convinzioni automatiche della società, tormentata da una sindrome psichiatrico-finanziaria.
Il contesto disarmonico e violento, corrispondente a tutto ciò, ha bisogno di essere alimentato da componenti aggiunte, nutrite dalla cultura deformata, anch’essa, che ha creato lavori, diversamente inutili, e ruoli che incangreniscono di più la società.
Per esempio il numero esorbitante di avvocati, la mole improponibile di funzionari dell’amministrazione e così via.
La Natura perversa del sistema in cui viviamo si rileva dai meccanismi virtuosi, cioè autoalimentantisi, che sono contro le normali meccaniche di regolazione della vita.
Lunghe discese seguono lunghe e interminabili salite, per cui è impossibile godere di qualunque fase, perché troppo lunga e troppo estrema.
Lunghe abitudini, che azzerano il discernimento, rendono impossibile rendersi conto di che cosa realmente accade, trasformando la vita in un inutile e doloroso calvario, per ogni categoria , sia i gregari che gli eletti, che sono continuamente frenati a danneggiati proprio da coloro che essi vorrebbero illuminare ed aiutare a vivere meglio!