salve dottor Rainò,
sono N…C…, agronomo, insegnante di scienze, figlio
e nipote di agricoltori, padre di un bimbo di due anni (al cui futuro
penso spesso in termini di qualità della vita), “omeoscettico” finchè
non ho visto, per un intero ciclo biologico, mezzo ettaro del suo grano
omeopatico seminato da mio padre unicamente per fare un favore a un
amico sementiero: il risultato, assolutamente inaspettato,
l’ho trovato semplicemente rivoluzionario, ma mi
piacerebbe sapere da lei che cosa è successo nel suolo e nelle piante,
perché non so proprio spiegarlo con le mie conoscenze.
Capire il successo di quest’anno sarebbe importante per potere
prevedere un eventuale successo su larga scala nei prossimi anni,
in condizioni climatiche e agronomiche diverse (cioè con diverso
avvicendamento colturale e soprattutto su suoli di diversa natura).
Comunque sia spero di convincere mio padre a seminare per il prossimo
anno solo grano omeopatico, anche perché da sempre la mia famiglia è
un esempio per tanti agricoltori.
Ringraziandola anticipatamente per la sua eventuale risposta, e
sperando di trovare presto una sua pubblicazione scientifica
sull’argomento, Le porgo distinti saluti.
N….C….